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Manuel Bozzi

Gioielli dalla grinta romantica

L’esclusiva linea di gioielli Manuel Bozzi nasce dall’estro creativo e dallo spirito imprenditoriale del suo designer, di cui porta il nome.

1973

Gli Inizi

Nato nel 1973 a Pisa, Manuel segue una formazione artistica poliedrica: dal teatro, alla musica, alla scultura passando per la pittura e l’artigianato antico, fino a intraprendere la strada maestra dell’oreficeria seguendo gli insegnamenti della madre, l’artista Lydia Nissim. Fin da subito inizia a formare la sua identità artistica, che oggi arriva a noi con i suoi tratti inconfondibili.

2000

L'incontro con François Girbaud

Il singolare talento di Manuel Bozzi viene scoperto dai geniali stilisti francesi Marithé e François Girbaud per i quali Chiara, moglie di Manuel, lavorava come assistente allo stile. Il giovane designer inizia nel 2000 un'importante collaborazione con la griffe francese che gli affida il prestigioso compito di creare accessori e gioielli facendoli sfilare sulle principali passerelle del mondo.

2002

Un nuovo inizio

Le collaborazioni si moltiplicano fino a quando, nel 2002, Manuel decide di dar vita a gioielli firmati col suo nome e di fondare, insieme al suo storico socio Luigi Ranchelli, il brand che da sempre li accompagna.

Definirli "mente" e "braccio" è riduttivo, il duo si completa su tutti i fronti tra tecnicismi, estro e passione infinita. 


Chiara completa il quadro gestendo con visionaria professionalità il negozio monomarca di Pontedera.

2025

La storia continua

Oggi le creazioni di Manuel Bozzi sono presenti nelle più esclusive boutique del mondo così come nelle più pregiate gioiellerie.

Vincitore del Young Designers Award come “Best Accessories Designer”, i suoi gioielli sono espressione di un Made in Italy di qualità ed estrema cura del dettaglio.

Unisex, sacre, profane e profondamente colte, le creazioni di Manuel si combinano in un unico perfetto mix di grintoso romanticismo.

 “Non andare dove il sentiero ti può portare, vai invece dove il sentiero non c'è ancora e lascia dietro di te una traccia”

Ralph Waldo Emerson

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La storia continua su @manuelbozzi

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